Egiziano trova e rende il portafoglio al pompiere
Storia di onestà e di speranza. È quella che ha come protagonisti due giovani, quasi coetanei. Il primo è Battista Gualdi, vigile del fuoco discontinuo da 12 anni (ovvero che può lavorare solo sei mesi all'anno, con contratto rinnovato di venti giorni in venti giorni); il secondo è Jussuf Hemeida, egiziano che vive in Italia da cinque anni e che da poco ha perso il lavoro. Meno di trent'anni entrambi e con un grande bisogno di denaro e di prospettive per costruirsi ancora tutto il futuro.
Due vite, le loro, che si sono incrociate lunedì scorso quando il giovane pompiere di Gussago, dopo aver bevuto il caffè mattutino prima di iniziare il turno nella centrale di via Scuole, nell'attraversare via Oberdan perde il portafoglio nel quale ha tutti i documenti e 150 euro che ha appena prelevato. Se ne accorge pochi minuti dopo essere entrato nell'edificio, ma quando torna per strada, del portafoglio nemmeno l'ombra. Battista trascorre tutta la giornata al centralino. Lunedì fioccano le chiamate per le richieste di intervento, anche se ad ogni squillo lui spera che possa essere qualcuno che ha trovato i suoi documenti ed è pronto a restituirli. Poco prima delle 20, anche il giovane che è al centralino è costretto dalle circostanze ad uscire per un soccorso e proprio mentre lui è fuori, al 115 chiama Jussuf.
Ha lui il portafoglio di Gualdi, che un suo amico fraterno ha trovato per strada.
Quella stessa sera i due giovani si incontrano alle Fornaci, dove il 27enne egiziano vive. Con lui c'è anche il connazionale che ha trovato di fatto il portafoglio ma che non parla bene l'italiano. I due nordafricani invitano Battista a controllare che non manchi nulla, dai 150 euro ai documenti. E così è. Jussuf però non chiede la mancia. Vorrebbe invece trovare un lavoro, per poter continuare a vivere a Brescia. Nonostante avesse un gran bisogno di quei 150 euro contenuti nel portafoglio di Battista, non ha pensato nemmeno per un attimo di prenderli per sè. «La mia religione non me lo permette. Non si possono prendere soldi o cose di altri» ribadisce serio il giovane egiziano.
Così l'accordo è che qualora in futuro il vigile del fuoco discontinuo sapesse di qualcuno che cerca manodopera di ogni genere, lo segnalerà a Jussuf. Battista tiene il suo numero nel portafoglio. Con la speranza, certo, di non perderlo più.
Daniela Zorat
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