Rezzato, arriva una «Tares» anche per le prostitute
Durante la notte di lavoro lasciano rifiuti a bordo strada, nelle siepi e nei giardini: la rabbia dei cittadini.
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Non è una Tares, ma... quasi. Si tratta di una sanzione corposa (150 euro) che le «lucciole» rezzatesi prendono tutte le volte che sono scoperte ad abbandonare rifiuti sul luogo del proprio lavoro. Un’ordinanza municipale prevede una multa per
chi abbandona i rifiuti sul suolo pubblico e le prostitute, in questi giorni, sono sotto il tiro incrociato di Polizia locale e Anpana (Associazione nazionale protezione animali, natura e ambiente), che coadiuva la Locale nella tutela dell’ambiente.
L’idea è venuta al commissario dell’Anpana Osvaldo Casella ed alla Municipale, ed è maturata a seguito delle numerosissime lamentele da parte dei cittadini, stufi di trovare al mattino sacchetti colmi di sporco abbandonati su marciapiedi e al lato della strada. Non solo, le passeggiatrici - viene riportato - scambiano per cassonetti le siepi, i giardini
e pure la soglia delle case private, dove i sacchetti vengono abbandonati dopo la nottata.
La Locale, sulla scorta di queste segnalazioni, ha intensificato i normali controlli notturni, avvisando - inizialmente solo verbalmente - leprostitute: cometutti i cittadini, anche loro devono provvedere a smaltire i propri rifiuti nel modo corretto. Risultati? Zero. Da qui la decisione di passare dalle parole ai fatti, grazie anche al sostegno dell’Anpana. E sono scattate pure le primesanzioni.Decine i controlli già effettuati, dieci - per ora - le sanzioni emesse.
I primi risultati sono tangibili. Lo sporco, tra marciapiedi, siepi e giardini, è diminuito.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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