Magico show fra sogni e tecnologia
«Non sbattete le ciglia, perché potreste perdere l'attimo!». Nel 1899 Harry Houdini in 15 minuti compiva la sua «metamorfosi». Erix Logan, illusionista bresciano al lavoro in tutto il mondo, tornato nella sua città al teatro Palabrescia dopo 20 anni, ci mette pochi istanti. Nei quali si è sostituito, dentro la cassa, a Sara Maya, brava cantante, nonché compagna di palco e vita di Logan. Erix sa coinvolgere («istinto, cuore e testa») il folto pubblico convenuto lo scorso sabato in via S. Zeno per il suo «The Illusionist Magic Show».
Il prestigiatore stupisce fin dall'arrivo apparendo all'improvviso al posto di un manichino. Ancora di più facendo comparire una Renault in scena, poi trovata dal pubblico appena fuori dal foyer, con la firma di Gianna Tani, salita anche sul palco: già responsabile dei casting Mediaset, tra gli artisti della sua giannataniwebchannel annovera Erix e Sara. Logan si fa ponte tra personaggi storici come Houdini e un altro «Harry», quel Potter che con l'effetto speciale di un «passaporta» appare in altri luoghi.
Erix invece trasporta, con la sola magia da palco, l'assistente da una fiabesca cassa trasparente a una scatola magica. La poesia del cuore è però al massimo quando un bimbo tra il pubblico, Francesco, realizza il sogno di essere mago, complice Logan che gli dà... una mano. O tutte e due. A completare luci all'avanguardia, lucciole d'amore che s'accendono sulla musica di Andrew Lloyd Webber (interpretata dalla Maya), una levitazione mozzafiato, un comico ritrovamento della carta, spade, forbici e stupore.
Logan, introdotto da Alex Rusconi e Tony Dora, de La corte dell'illusione, ha raggiunto a pieno la sua cifra stilistica, fra meraviglia, sogno, fiaba, magia classica e moderna tecnologia, dialogo col pubblico e puri effetti visuali (uno tutto giocato sulle ombre). C'è da sperare che ora torni a Brescia più spesso.
Simone Tonelli
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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