Strage, per il perito Maggi può affrontare il processo
Capace di affrontare il processo. Così per la perizia disposta dal presidente della Corte d'assise d'Appello di Milano, l'ex ispettore di Ordine Nuovo per il Triveneto Carlo Maria Maggi, imputato nel processo d'appello "bis" per la strage di piazza della Loggia. La conclusione del perito è giunta sulla scorta della richiesta dei difensori di sospendere il processo per le condizioni di salute di Maggi. Lo si è appreso in ambienti giudiziari.
Il perito nominato dal giudice, che con i consulenti della difesa e delle parti civili ha visitato Maggi nelle settimane scorse, ha inoltre stabilito che non esiste un legittimo impedimento assoluto a essere presente in aula, nonostante il medico veneziano, che ha 80 anni, abbia problemi di deambulazione. I difensori avevano chiesto la sospensione del processo a causa delle cattive condizioni di salute dell'imputato che è a processo con l'ex fonte dei servizi segreti, Maurizio Tramonte, dopo che la Cassazione aveva annullato la loro assoluzione in relazione alla strage che il 28 maggio del 1974 causò otto morti e 100 feriti nel corso di una manifestazione antifascista. Sembra così farsi meno probabile la sospensione del processo invocata dalla difesa, che avrebbe rappresentato per i famigliari delle vittime una «beffa giuridica», come avevano spiegato, in quanto, in questo modo, «non si sarebbe mai arrivati ad un giudizio».
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