La Loggia lascia A2A: per l'energia elettrica arriva Iren

La Loggia ha deciso di aprire un nuovo contratto con la multiutility che fa capo ai Comuni di Torino e Genova. Bagarre in Consiglio comunale
ENERGIA: BAGARRE IN LOGGIA
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Il Comune di Brescia abbandona A2A e passa a Iren. La Loggia ha infatti deciso di aprire un nuovo contratto con la multiutility che fa capo ai Comuni di Torino e Genova per la fornitura dell’energia elettrica.

Nel servizio non rientra l’illuminazione pubblica, ma sono compresi invece uffici, scuole e palazzi.

La notizia ha scatenato un forte dibattito in Consiglio comunale, con le opposizioni, in particolar modo Forza Italia con il presidente della commissione Bilancio Giorgio Maione, intenzionate ad avere spiegazioni sulla scelta fatta.

Il Comune di Brescia, lo ricordiamo, è assieme a Milano azionista di riferimento di A2A, di cui detiene il 25%. La nuova fornitura targata Iren inizierà dall'1 febbraio.

Dopo l'esplosione del caso in Consiglio, il Comune ha emanato una nota per ricostruire quanto accaduto. 

«Il Comune di Brescia, fino al 31 gennaio 2017, fruisce della fornitura di energia elettrica da parte di A2A, in forza di una convenzione stipulata dal consorzio Brescia Energie Servizi di cui è socio - si legge nel testo -. Poiché il consorzio, per decisione dei Comuni aderenti (39 su 75 riuniti in assemblea), il 16 dicembre del 2016 è stato messo in liquidazione, non è più possibile prorogare la convenzione per la fornitura di energia elettrica. Pertanto, non essendoci i tempi tecnici per una nuova gara, si è deciso di aderire alla convenzione Consip, che regola il mercato per quanto riguarda le forniture di beni e servizi per le pubbliche amministrazioni, energia elettrica compresa. Il fornitore Consip, cioè l'azienda che ha vinto la gara indetta a suo tempo, è risultato essere Iren». 

La Loggia spiega anche che la stessa situazione si è verificata a Milano e che, presumibilmente dopo l'estate, verrà aperto un bando per la fornitura dell'energia elettrica. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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