In calo i processi civili, la crisi colpisce anche la giustizia
Si litiga di meno, ma non perché si è diventati tutti improvvisamente più buoni. La ragione del netto calo dei processi civili è ancora una volta la crisi economica. A rivelarlo è Il Sole24ore, che elaborando dati del Ministero della Giustizia, spiega che Brescia è una delle realtà più «pacifiche» dello Stivale. Siamo al 66esimo posto (dei 101 Tribunali censiti) nel rapporto tra i processi iniziati nel 2013 e quelli iniziati nel 2015. Erano poco più di 32mila tre anni fa, poco meno di 29mila all’inizio dello scorso anno: circa 23 processi ogni mille abitanti. Il decremento si attesta al 13,6%.
Cercando di capire le ragioni di questa frenata abbiamo sentito avvocati e magistrati. L’opinione più diffusa è che la principale causa deflattiva sia il combinato disposto dato dall’intempestività della risposta e dai costi della domanda di giustizia. È opinione diffusa tra gli operatori che a tenere lontani i privati da via Lattanzio Gambara siano i costi spesso proibitivi delle cause civili.
Ma a far diminuire in maniera sensibile il numero dei processi civili ci sarebbe anche la mediazione obbligatoria, nonchè il più frequente ricorso alla mediazione da parte degli stessi avvocati. Per ottenere, almeno in parte, parcelle non pagate convocano il loro cliente sempre più spesso davanti al mediatore.
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