I bimbi non cantano «Astro del ciel», polemica a Flero

Secondo l'assessore alla cultura Franceschini la scelta del coro muto «per non offendere altre fedi» è un «fatto grave»
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Mentre sui social impazzano i sondaggi su quale siano le più belle canzoni dedicate al Natale, a Flero è stato l’assessore alla cultura, Elena Franceschini, ad accendere pubblicamente giovedì sera una miccia sul caso di «Astro del ciel» cantato come coro muto dai ragazzini delle medie «per non offendere altre fedi», a pochi giorni da un'altra polemica, quella di Pontevico, dove è stato cambiato il testo di una canzone dei bambini.

«La scelta nel ’Concerto di Inverno’ di lunedì sera è stata di non far cantare le strofe della melodia natalizia nel saggio delle classi quinte, insieme alla prima seconda e terza media musicale. I bambini hanno intonato la melodia ma senza cantarne le parole perchè il testo è stato ritenuto offensivo per altre fedi» ha spiegato a margine del concerto della banda Musicale l’assessore.

«Lo consideriamo un fatto grave. Mentre in alcune classi si è potuto fare recite di Natale al saggio d'inverno questo non è accaduto» continua l’amministratore.

«Anche se lo Stato e la scuola si dichiarano laici nella loro autonomia, pensiamo che sia bello per i ragazzi e per le famiglie festeggiare, in un momento di confronto e di condivisione il Natale. Noi vorremmo che nelle scuole sul territorio si facessero “Concerti di Natale” e non “Saggi d’inverno” dove i ragazzi si sentano liberi di cantare “Astro del Ciel” senza pensare di poter offendere od escludere gli scolari che appartengono ad altre culture o ad ad altre religioni o si dichiarano atei. Le radici cristiane sono un valore fondante della nostra cultura, ed è importante anche per gli appartenenti ad altre religioni, conoscere e rispettare dal momento che vivono qui nel nostro Paese».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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